Mimmo Lombezzi, il Fatto Quotidiano 10/10/2014, 10 ottobre 2014
VALENTINA ZUNINO: «I GATTI IL MIO LAVORO, I FANTASY IL MIO UNIVERSO»
Il padre, che ora è in pensione, al liceo di Savona era così intelligente che si inventò una nuova dimostrazione del teorema di Pitagora e tutta la classe andò all’esame con il “Teorema di Zunino”. La figlia Valentina (34 anni) che ha studiato allo Ied , solo ora ha l’occasione di tirar fuori tutte le cose che aveva da dire. Di giorno lavora al gattile municipale di Imola, di notte scrive racconti Fantasy. “Ho sempre avuto gatti sin da quando ero bambina – dice – ora ne ho due che si chiamano Cristabel e Mister Darcy (Orgoglio e Pregiudizio) in onore del protagonista maschile amato da buona parte delle donne”. Scrive così bene che le sue storie hanno cominciato ad apparire nelle antologie: I mondi del fantasy II (Disse la sfinge); I mondi del fantasy III (Rito di Passaggio); I mondi del fantasy IV (a breve, Souvenir da Tropico) e infine Time Warp! (Verso la porta che mai prendemmo) sin che la casa editrice Limana Umanìta – che si occupa anche di giochi di ruolo quali Project Hope e Brass Age – le ha proposto di scrivere un romanzo.
“Ho iniziato a scrivere i primi racconti quando andavo alle medie – racconta - e lo devo a mia madre che mi aveva passato sia Il signore degli anelli che il Genji Monogatari della Murasaki Shikibu. Il primo è alla base di buona parte dei libri fantasy scritti in seguito, e il Genji Monogatari è forse il primo romanzo psicologico della storia mondiale. Racconta di un principe che dopo aver perso la madre molto giovane ne ricerca il volto in tutte le donne di cui si innamora. Un Don Giovanni ante litteram, ma molto più comprensivo e cortese. Non dimentica mai nessuna donna con cui è stato e continua ad amarle allo stesso modo anche quando diventano vecchie.
Da lì è nata la voglia di scrivere?
«Sì, da lì ho iniziato a inventarmi un mondo mio, che all’inizio era pieno di fate, animali parlanti etc. e poi è diventato meno limpido e ottimista».
Fammi qualche esempio delle storie che stai scrivendo adesso?
«Il romanzo che sto scrivendo ora parla di un mondo in cui gli dei sono scomparsi e gli uomini – a differenza di noi che non sappiamo se c’è dio oppure no – dopo aver avuto per millenni la prova tangibile e incontestabile dell’esistenza degli dei, ora sono disperati perché non riescono più a comunicare con loro. Pregano lo stesso, ma pensano che gli dei non abbiano più voglia di ascoltarli, o siano interessati ad altro. L’epoca dove è ambientato può essere considerata simil-medievale, ma con una tecnologia paragonabile in molte cose all’Ottocento inglese, anche se con un pizzico di magia».
Chi è il protagonista?
«È l’unico sacerdote uomo di un ordine monastico femminile. Viene chiamato a indagare sulla morte di cinque donne, tutte parenti della duchessa che regna sul distretto. Viene scelto per l’incarico non solo perché nel suo mondo è una figura religiosa di una certa importanza, ma anche perché è un inquisitore dell’Accademia della Porta, un’istituzione che si occupa solo di domande senza risposta».
Che universo è?
«È un mondo popolato da animali mitologici, dove la magia è un’energia ingestibile, arbitraria e spesso pericolosa perché si rivolta contro chi cerca di manipolarla. Non è mai qualcosa che si attiva e obbedisce come il Genio che usciva dalla lampada di Aladino. I maghi nel mio mondo sono fortunati se arrivano ai venticinque anni».
Lui cosa scopre?
«All’inizio pensa che le cinque donne si siano uccise tra di loro a causa di uno scoppio di magia incontrollata che le ha possedute e manovrate, ma ben presto diventa chiaro che l’assassino è uno solo, un uomo, probabilmente straniero, con motivazioni in apparenza misteriose. Quattro delle vittime vengono passate a fil di spada dopo essere state drogate, e la quinta è affogata. Nella famiglia della duchessa tutti i membri femminili nascono con lo stesso volto, come se fossero sosia o cloni, il che all’inizio rende molto difficile stabilire l’identità delle vittime. Una di esse è la donna di cui era segretamente innamorato il protagonista, e nel corso della storia lui continua a incontrare parenti che le assomigliano in tutto e per tutto, ma che purtroppo non possono essere lei».
È una monarchia o una repubblica?
«Un impero agricolo vecchio di 800 anni, con una densità di popolazione paragonabile alla Norvegia e grande quanto l’Europa. Gli abitanti sono costretti, loro malgrado, a essere vegetariani: anche l’uccisione di un animale può provocare un’esplosione incontrollata di Magia».
Come finirà la storia?
«Questo lo saprai leggendola...».