Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  settembre 30 Lunedì calendario

ACCESA LA FIACCOLA, ANDRA’ ANCHE NELLO SPAZIO

Ancora una volta, la magia dei raggi solari ha annunciato al mondo l’inizio del cammino olimpico. La fiaccola dei Giochi di Sochi, in programma dal 7 al 23 febbraio prossimi, è stata accesa ieri ad Olimpia dalla sacerdotessa di Apollo impersonata dall’attrice Ino Menegaki, che poi l’ha passata al primo tedoforo, il diciottenne sciatore greco Ioannis Antoniou. Da lui, la torcia è passata al primo tedoforo russo, il campione di hockey ghiaccio Alexander Ovechkin.

Profondità e altezza
La cerimonia di accensione della torcia ha rappresentato anche la prima uscita ufficiale del nuovo presidente del Cio Thomas Bach: «Questa fiamma è da sempre un monito al mondo, cessino tutte le guerre». La fiaccola resterà in Grecia fino al 7 ottobre, quando si terrà un’altra cerimonia allo Stadio Panateneo, quello della prima Olimpiade moderna, e dal giorno successivo inizierà il suo viaggio in Russia, che durerà 123 giorni e coprirà 65.000 km, impegnando un numero record di tedofori, 14.000. Dmitry Chernyshenko, presidente del comitato organizzatore, stima che il percorso porterà la torcia a meno di un’ora da casa del 90 per cento della popolazione russa: «Sarà un’avventura epica». In certi frangenti, una definizione non abusata. La torcia, infatti, tra le altre mete raggiungerà il punto più profondo del Lago Bajkal, poi salirà sul monte Elbrus, la montagna più alta del Caucaso e della Russia, attraverso il sentiero dei mammuth e toccherà anche l’Artico, trasportata da una rompighiaccio a propulsione nucleare. Anche se il momento più emozionante è fissato per il 7 novembre, quando la raggiungerà lo spazio e la stazione orbitante russa. Il viaggio dell’orgoglio: «Dimostreremo che non siamo solo vodka e cetrioli», dicono a Sochi. Appuntamento a febbraio.