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 2011  giugno 28 Martedì calendario

Cognata Antonio

• Agrigento 5 luglio 1957. Economista. Già sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, poi sovrintendente antisprechi. Minacciato dopo il licenziamento di alcuni dipendenti, responsabili di una truffa sugli assegni familiari ai danni del teatro, nell’aprile 2009 fu aggredito a calci e pugni • «[...] Detiene due primati [...] è il primo economista al vertice di un teatro italico. Ed è il primo che pur occupandosi di lirica è costretto a girare con la scorta armata. [...] “Sono nato ad Agrigento e la mia famiglia è per metà siciliana. Il nonno materno era invece milanese: Cesarani, di Porta Ticinese. Lavorava al consolato italiano e finì in Tunisia. Mia mamma nacque lì. Poi il nonno durante la Seconda guerra mondiale fu fatto prigioniero degli inglesi, lo portarono in un campo di concentramento in India. Tutti lo credevano morto. La nonna con le bambine dalla Tunisia con una nave sbarcò in Sicilia. Non conosceva nessuno, eppure venne aiutata. A Milano non rispondevano i parenti, la casa bombardata. Mamma andò alle scuole italiane, in Tunisia aveva frequentato quelle francesi. A vent’anni si sposò. Tutto sembrava ricominciare, quando un giorno da un autobus, come un fantasma, scese suo padre, mio nonno: l’India, la Tunisia, Milano, e alla fine la Sicilia. Era riuscito a recuperare la famiglia [...] così io sono cresciuto tra un nonno paterno siciliano, verdiano di ferro, con qualche preferenza per Wagner, e un nonno materno enorme appassionato d’opera, che amava però Mozart e Rossini. A Milano dove mi sono laureato in economia, ho iniziato a frequentare il teatro. Ad Agrigento non c’era.Poi studiando il rapporto tra economia e performing arts ho iniziato a viaggiare: ho insegnato negli Stati Uniti, alla Columbia University, alla New York University”. [...]» (Carla Moreni, “Il Sole 24 Ore” 17/1/2010) • Vedi anche Felice Cavallaro, “Corriere della Sera” 11/4/2009.