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 2010  novembre 24 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE “FORLANI, ARNALDO”


"Cerco di non promettere mai niente" (Arnaldo Forlani sul ”Giornale” di sabato 6 febbraio 1999).

Ricordate Arnaldo Forlani, il ”coniglio mannaro” che qualche anno fa formava con Andreotti e Craxi il triumvirato del Caf? Lo chiamavano ”Pisolo”. Il mitico Fortebraccio scriveva che la mattina si levava dal letto solo perchè la donna delle pulizie doveva dare aria alle trapunte, i notabili dc si rassegnavano a cominciare le riunioni verso mezzogiorno e guai a chi osava telefonargli a casa; al pomeriggio, dalle 3 alle 5: pennichella. Aveva letto da qualche parte che la facevano anche personaggi come Napoleone e ciò gli aveva rimosso gli ultimi sensi di colpa: «Lo stesso Churchill, mio caro...». Narra la leggenda che, convinto che la gatta frettolosa fa i gattini ciechi, il giorno che gli diedero l’incarico di formare il governo, un 12 ottobre di quindici anni fa, impiegò per andare da Palazzo Madama a Montecitorio la bellezza di 21 minuti. Per trecento metri. Se gli chiedevano come mai fosse così poco scattante spalancava il suo sorriso più equino: «Risponderò come Jerome K. Jerome: ”la cosa che più mi affascina è il lavoro. Potrei stare delle ore a guardarlo». (Gian Antonio Stella, Corriere della Sera, 07/01/1997)

«faccia a faccia» giudiziario fra Antonio Di Pietro e Arnaldo Forlani nel palazzo di giustizia di Milano all’ epoca di Tangentopoli. Forlani perdette il match, agli occhi degli spettatori, quando all’ angolo della bocca apparve una perla di saliva bianchiccia. (Corriere della Sera 14/03/2006, pag.39 Sergio Romano)

Parlare ai giornalisti senza dire sostanzialmente nulla era, secondo Arnaldo Forlani, la virtù suprema di un leader politico. (Fabrizio Rondolino, La Stampa 16/6/2007)

Il vecchio Arnaldo Forlani spiegava a noi cronisti della Balena Bianca che la Dc restava sempre al potere perché non cambiava mai. Poi riassumeva il concetto con una citazione dotta: "È l’eterno ritorno del sempre uguale" (Giampaolo Pansa, L’espresso 19 luglio 2007)

Enzo Carra, da portavoce di Arnaldo Forlani entrava in Transatlantico chiedendo: «Ahò, che gli faccio dì oggi ad Arnaldo?». (Luca Telese, Il Giornale 19/10/2007)

O ad Arnaldo Forlani, che con garbo doroteo rispondeva ai cronisti e con lo stesso garbo non diceva nulla di interessante. Gli si faceva presente: ”Segretario, non sta dicendo niente...”. E lui, sempre con garbo, magari con un sorriso: ”Ah, sapessi, carissimo: io potrei andare avanti così per ore”. (Il Foglio 17 maggio 2008, Stefano Di Michele)

Mentre Arnaldo Forlani, un personaggio che doroteo lo è stato nell’animo, coniò una massima indimenticabile: «La Dc, se sceglie, sbaglia». (Fabio Martini, La stampa 13/3/2009)

LA LISTA DELLE PENSIONI CHE PAGHIAMO AGLI EX PARLAMENTARI 2007-
NOME COGNOME ANNI IMPORTO PARLAMENTO
Arnaldo Forlani 35 9.947 Camera (www.oggi.it, 16 giugno 2010)

Da Arnaldo Forlani ad esempio non avrei saputo tirar fuori nulla, disegno un individuo preciso solo se è speciale, irriducibile a un genere, se è una singolarità assoluta. E ce ne sono pochissimi nella storia italiana (Intervista ad Altan) (Michele Smargiassi, il venerdì 3/9/2010)

Libro:
FORLANI Arnaldo - Potere discreto. Cinquant’anni con la Democrazia Dristiana. A cura di Sandro Fontana e Nicola Guiso. Marsilio, Venezia 2009.
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Si parla di lui nei libri:
VESPA Bruno - L’amore e il potere. Da Rachele a Veronica. Un secolo di storia italiana. Indice dei nomi. Mondadori, Milano 2007.
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Vespa Bruno - Il cuore e la spada. Storia politica e romantica dell’Italia unita 1861-2011. Indice dei nomi. Bibliografia. Elezioni politiche italiane. Mondadori, Milano 2010.
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