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 2007  settembre 13 Giovedì calendario

Corsa al Cremlino, Putin cala il primo asso. Corriere della Sera 13 settembre 2007. MOSCA – Ancora una mossa a sorpresa del presidente Vladimir Putin che ha cambiato in corsa il primo ministro e tutto il governo senza però puntare su uno dei candidati più probabili a succedergli come presidente

Corsa al Cremlino, Putin cala il primo asso. Corriere della Sera 13 settembre 2007. MOSCA – Ancora una mossa a sorpresa del presidente Vladimir Putin che ha cambiato in corsa il primo ministro e tutto il governo senza però puntare su uno dei candidati più probabili a succedergli come presidente. Ieri il capo del governo uscente Mikhail Fradkov si è presentato al Cremlino e di fronte alle telecamere ha detto a Putin che voleva essere sollevato dall’incarico per potergli lasciare mano libera in vista delle elezioni parlamentari e poi di quelle presidenziali. In effetti, visto che a dicembre si rinnova la Duma e a marzo si sceglie il nuovo presidente, tutti gli analisti avevano previsto un cambio di governo. Ma avevano indicato come possibili nuovi premier i candidati principali alla successione di Putin, vale a dire i due vice primi ministri Sergej Ivanov e Dmitrij Medvedev. Invece Putin ha tirato fuori dalla manica un altro asso, sul quale nessuno fino ad oggi aveva puntato. Viktor Zubkov, poco conosciuto capo del servizio di monitoraggio dei flussi finanziari ed ex collaboratore di Putin a San Pietroburgo (oltre che vicino di dacia). Un uomo di 66 anni, esperto di economia, che è stato molto vicino al presidente e che lo ha aiutato nella sua lotta contro gli oligarchi (individuando proprio i movimenti finanziari con l’estero). Un possibile candidato alle elezioni di marzo? Quasi tutti gli analisti sono caduti dalle nuvole. Una prima ipotesi è che Zubkov serva per coprire la transizione, magari formando un governo più popolare con gli elettori. In questo caso salterebbero alcuni dei ministri meno amati. Dal responsabile dell’economia German Gref, esponente dell’alariformista, a quelli della Sanità e Lavoro Zurabov e delle telecomunicazioni Reiman. Ma c’è anche chi crede che Putin abbia già individuato il suo successore. Zubkov si presenterebbe candidato alle presidenziali e, vista l’età, potrebbe poi occupare il Cremlino solamente per un paio d’anni. Consentendo così allo stesso Putin di ritornare al vertice con elezioni presidenziali anticipate. Naturalmente oggi è impossibile dire con certezza quello che accadrà. Il ministro delle finanze Kudrin si è affrettato a dichiarare che la linea economica del governo non cambierà. Segno che il conflitto tra i riformisti democratici (tra i quali siede lo stesso Kudrin) e gli uomini di quelli che qui si chiamano «ministeri della Forza» (in gergo, silovikì) è apertissimo. E i due principali candidati che rappresentano gli schieramenti, Ivanov e Medvedev, vengono monitorati anche per le apparizioni in tv a fianco di Putin (33 a 8 a favore di Ivanov in agosto; 42 a 26 in settembre). Ma i russi faranno bene a non trascurare gli altri possibili candidati. Dallo stesso Zubkov, al responsabile delle ferrovie Yakunin, al superprefetto Dmitrij Kozak. Fabrizio Dragosei