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 2007  settembre 13 Giovedì calendario

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Pavarotti, a Nicoletta un quarto dei beni. Corriere della Sera 13 settembre 2007. MODENA – Mentre in piazza Grande, a Modena, in migliaia continuano ad andare a firmare il registro delle condoglianze e a ritirare i «ricordini » di Luciano Pavarotti, infuriano le rivelazioni, su presunti dissapori che ci sarebbero stati tra il tenore e la seconda moglie Nicoletta Mantovani, e le anticipazioni sui contenuti del testamento. Ad aprire il fuoco di fila sulla giovane vedova è stata Lidia La Marca, moglie del maestro Leone Magiera che, per oltre mille concerti, ha diretto il tenore in tutto il mondo. «Luciano mi disse di stare malissimo – ha raccontato alla Stampa - Nicoletta il tormentava e lo aveva isolato dagli amici e dai collaboratori. Lui si sentiva impotente, temeva di non poter più vedere la figlioletta Alice». Dichiarazioni che il maestro avrebbe autorizzato a divulgare dopo la sua morte.
Frasi ieri hanno trovato conferma nelle parole di Franca Corfini, moglie del professor Strata, dietologo e amico del maestro. «Non trovo nulla di sconcertante in quelle dichiarazioni - ha detto Franca Corfini - . E’ la verità.
Nicoletta era poco gentile e si impuntava per ottenere quel che voleva con il maestro, anche quando era molto malato. Gli aveva fatto terra bruciata attorno, isolandolo dai vecchi amici ed imponendogli i suoi. Provai a parlarne con Nicoletta e capii che anch’io non ero gradita. Tanto che Luciano, per non litigare, veniva a trovarmi di nascosto. Gli dissi di ribellarsi ». Ma i retroscena non finiscono qui. Nonostante la richiesta delle figlie di riserbo, fioccano indiscrezioni sul testamento.
Anzi sui testamenti. Il testamento principale è stato redatto il 29 luglio scorso, nella villa di Pesaro, mentre il maestro si trovava solo, Nicoletta era al mare. A riceverlo il notaio pesarese Luciano Buonanno che ha redatto l’atto alla presenza di due testimoni. «Il 50 per cento dell’eredità sarà diviso tra le quattro figlie, Cristina, Lorenza, Giuliana, avute dal primo matrimonio, e Alice, nata dall’unione con la seconda moglie, Nicoletta Mantovani », ha riferito il notaio – il 25 per cento andrà alla moglie, mentre il residuo 25 per cento costituisce la cosiddetta "disponibile" di cui il testatore poteva fare quello che riteneva », quindi amici e collaboratori. Nicoletta avrebbe acquisito le royalties su dischi e i diritti sull’uso dell’immagine. «Non so – ha spiegato all’Ansa – se ci siano stati cambiamenti rispetto ad altri eventuali testamenti precedenti, di cui non conosco né l’esistenza né il contenuto. E comunque potrebbero esserci anche 15 testamenti validi e non incompatibili fra loro».
A.M.

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Spunta l´ultimo testamento di Pavarotti. La Repubblica 13 settembre 2007. ROMA - La notizia è ufficiale: Luciano Pavarotti convocò un notaio nella sua villa di Pesaro il 29 luglio per dettare le sue ultime volontà. Questo nuovo testamento è stato redatto, dunque, dopo quello scritto a New York, nell´estate 2006, alla vigilia dell´intervento al pancreas. Prima che le sue condizioni si aggravassero, e che fosse trasferito a Modena, è stato il notaio Luciano Buonanno a formalizzare le sue ultime richieste. Da giorni si rincorrono voci e illazioni attorno all´eredità, tanto che le figlie del tenore, Cristina, Giuliana e Lorenza, in una lettera al Tg1, hanno chiesto di non speculare su «liti presunte liti, fantasmagorici patrimoni e testamenti a noi sconosciuti»..
Buonanno ha raccontato che il maestro era costretto a letto, provato dalla malattia, «dimagrito di almeno trenta chili, ma ancora imponente e con tutti i capelli» e soprattutto «lucidissimo, secondo i suoi collaboratori quel giorno era particolarmente vispo». «La seconda moglie, Nicoletta Mantovani, quel giorno era al mare con la figlia e un suo amichetto - aggiunge - in casa c´erano i custodi, un medico e un infermiere». Mentre dettava, il tenore riceveva le telefonate delle figlie che «s´informavano sul suo stato di salute» ricorda Buonanno «e dimostrò di esservi molto legato». «Non so», continua, «se ci siano stati cambiamenti rispetto ad altri eventuali testamenti precedenti, di cui non conosco né l´esistenza né il contenuto. E comunque potrebbero esserci anche quindici testamenti validi e non incompatibili tra di loro».
Il testamento, ora, si trova nella cassaforte del notaio, a Pesaro, dove rimarrà finché, uno degli eredi, non chiederà la lettura per conoscerne il contenuto. Intanto, però, Buonanno al Tg2 ha precisato come avverrà la divisione. «Il 50 per cento è da dividere tra le quattro figlie, il 25 per cento alla moglie e il residuo 25 per cento costituisce la cosiddetta "disponibile", di cui il testatore poteva fare quello che riteneva». Il notaio ha inviato due giorni fa l´avviso dell´esistenza dell´atto agli aventi diritto, ma è convinto che gli interessati non avranno fretta: «Il lutto è ancora troppo recente» spiega «e c´è troppa pressione mediatica. E comunque si tratta di persone che hanno i mezzi per andare avanti». Intanto le amiche più care del tenore, Franca Corfini Strata (testimone di Pavarotti nelle nozze con la Mantovani) e Lidia La Marca (moglie del musicista Leone Magiera) hanno rivelato, ieri che il matrimonio tra Pavarotti e Nicoletta era in crisi. Sarebbe stato lo stesso Pavarotti a confessarlo. «L´avevo incontrato il sabato prima che morisse», racconta Franca Corfini Strata, «con Nicoletta erano davvero in crisi. Credo che se avesse superato la malattia si sarebbero separati».
SILVIA FUMAROLA