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 2006  agosto 01 Martedì calendario

BENTIVEGNA Warner Crotone 18 luglio 1931, Roma 6 dicembre 2008. Attore. «[…] Elegante, ironico, severo, per il grande pubblico Bentivegna è stato soprattutto il volto di personaggi ambigui da sceneggiato tv, ma aveva iniziato in teatro (anche come organizzatore, al Piccolo di Milano) e sulle scene si è preso le ultime grandi rivincite, a cominciare dai tre assi giocati nel 2002: Euripide al teatro greco di Siracusa davanti a settemila persone e, soprattutto, diretto da Luca Ronconi

BENTIVEGNA Warner Crotone 18 luglio 1931, Roma 6 dicembre 2008. Attore. «[…] Elegante, ironico, severo, per il grande pubblico Bentivegna è stato soprattutto il volto di personaggi ambigui da sceneggiato tv, ma aveva iniziato in teatro (anche come organizzatore, al Piccolo di Milano) e sulle scene si è preso le ultime grandi rivincite, a cominciare dai tre assi giocati nel 2002: Euripide al teatro greco di Siracusa davanti a settemila persone e, soprattutto, diretto da Luca Ronconi. Nato a Crotone il 18 luglio del 1931, diplomatosi nel ”54 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma, aveva avviato la carriera con la compagnia di Renzo Ricci e Eva Magni, la ”ditta” allora più importante, e Orazio Costa lo volle in I dialoghi delle Carmelitane di Bernanos. In una stagione successiva è allo Stabile di Genova con Enrico Maria Salerno. Il debutto in tv avviene nella seconda metà degli anni ’50 a fianco di Andreina Pagnani in Un mese in campagna di Turgenev. Giorgio Strehler lo riporta al teatro per Platonov di Cechov e lo vuole come Florindo nell’Arlecchino di Moretti, in una lunga tournée negli Usa e in Urss: è il suo grande lancio che segue al rientro in tv (con I Giacobini dove è Saint Just, dallo sguardo gelido, e un perfetto Giocatore di Dostoevskij), e soprattutto al successo popolare nel ”62 con Una tragedia americana regia di Anton Giulio Majano. Nello sceneggiato era il giovane e ambizioso Clyde che con freddezza lascia annegare la fidanzata incinta, interpretata dalla Lojodice) per impalmare la ricca Sondra, Virna Lisi […] Dividendosi fra tv e teatro, Bentivegna rafforza la sua carriera: fa compagnia con Alida Valli, quindi con Lea Padovani, passa da Luca Ronconi a Giancarlo Cobelli. Con la regia del primo partecipa a Spettri di Ibsen per il Festival dei Due Mondi di Spoleto; lo dirige Cobelli nei Sei personaggi in cerca d’autore con Turi Ferro e Carla Gravina e in L’impostore di Goldoni. Lo richiama Ronconi per Le due commedie in commedia dell’Andreini e per La commedia della seduzione di Schnitzler. Ancora con Ronconi, per il Teatro Greco di Siracusa ed il Piccolo di Milano è nelle Baccanti di Euripide. Prosegue, chiamato dal Teatro Stabile di Torino, con La Peste di Camus, per la regia di Claudio Longhi, con Franco Branciaroli e Massimo Popolizio. In particolare, per la sua interpretazione di Padre Paneloux, riceve il prestigioso premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro che lo definisce, alla fine di una complessa motivazione, ”la figura, corretta, del grande attore come ce lo siamo sempre immaginato”. Nel 2007, Warner Bentivegna ha partecipato per il Teatro Stabile del Veneto ad Una delle ultime sere di carnevale di Carlo Goldoni, per il quale gli è stato conferito il Premio Randone. Di recente, a riprova della sua doppia militanza artistica, aveva interpretato un ruolo nella fiction di Raidue Incantesimo 4» (Claudia Provvedini, ”Corriere della Sera” 7/12/2008).