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 2006  aprile 06 Giovedì calendario

Il dentista è nato novemila anni fa. Il Sole 24 Ore 6 aprile 2006. Novemila anni fa i dentisti erano già all’opera e, allora come oggi, si servivano del trapano per intervenire sui denti

Il dentista è nato novemila anni fa. Il Sole 24 Ore 6 aprile 2006. Novemila anni fa i dentisti erano già all’opera e, allora come oggi, si servivano del trapano per intervenire sui denti. La scoperta è dovuta a un gruppo internazionale di ricercatori, tra i quali vi sono cinque italiani dell’Università La Sapienza, del Museo nazionale preistorico etnografico Pigorini e dell’Istituto centrale per il restauro. Tra i firmatari dell’articolo anche Massimo Rossi, dell’Università di Bologna e oggi deceduto, e Roberto Macchiarelli, attualmente all’Università di Poitiers. Lo studio, pubblicato su "Nature", rivela un aspetto sorprendente della civiltà dell’alto Neolitico. I ricercatori hanno trovato nel sito di Mehrgarh, in Pakistan, dei resti archeologici risalenti a un periodo compreso fra 7.500 e 9mila anni fa che testimoniano un elevato livello di tecnica artigianale utilizzata non solo per produrre bigiotteria con pietre dure, ma anche per curare i denti. "I dentisti del Neolitico - spiega Macchiarelli - operavano indistintamente sugli uomini e sulle donne, ma non su bambini. Quattro degli undici denti trovati appartengono infatti a individui di sesso femminile, due a maschi e tre a persone delle quali non è stato possibile definire il genere". Tutte le trapanazioni sono state eseguite sui molari, e interessavano non solo lo strato più esterno dello smalto, ma anche la dentina. I buchi hanno un diametro compreso fra 1,3 e 3,2 millimetri e una profondità compresa fra 0,5 e 3,5. Continua Macchiarelli: "Le cavità erano accuratamente ripulite e probabilmente, considerato che interessavano tessuti sensibili, erano sigillate con qualche materiale, che purtroppo non abbiamo però ritrovato. Sospettiamo però che venisse utilizzato del bitume, una sostanza che ancora oggi in quella zona è impiegata per curare le ferite delle capre". I reperti dimostrano che quei fori rappresentano i resti di vere e proprie operazioni dentistiche effettuate su persone viventi per curare delle carie o creare dei fori che facessero "uscire il dolore" da bocche sofferenti. "Si trattava comunque - prosegue Macchiarelli - di interventi molto dolorosi: forse veniva usato qualche anestetico, o le persone avevano una soglia del dolore più elevata". L’interesse di questa ricerca è dato dalla dimostrazione della presenza di una tecnica artigianale evoluta in un periodo, quello dell’alto Neolitico, anteriore alla scoperta della ceramica. I ricercatori hanno anche simulato un’operazione, scoprendo che un trapano ad archetto sul modello di quello reperiti a Mehrgarh ed equipaggiato con una punta di selce riesce ad eseguire un foro analogo a quelli ritrovati in circa un minuto. C’è solo da chiedersi come erano fatte le poltrone di quei primi dentisti. Andrea Carobene