Michele Serra, líUnit, 25/03/1998, 25 marzo 1998
«In famiglia abbiamo un nuovo idolo. l’oncologo Tirelli, ammirato l’altra sera in tv mentre affrontava a mani nude la famiglia Di Bella, invitata da Bruno Vespa con il Fan club al completo
«In famiglia abbiamo un nuovo idolo. l’oncologo Tirelli, ammirato l’altra sera in tv mentre affrontava a mani nude la famiglia Di Bella, invitata da Bruno Vespa con il Fan club al completo. Visibilmente un uomo d’azione, Tirelli si era imbarcato, per l’occasione, nella classica mission impossible: introdurre nel protocollo Di Bella una componente più introvabile della somatostatina, il principio di realtà. Chiedeva dunque a Di Bella come mai, avendo scoperto da vent’anni come si cura il cancro, non si era sentito in dovere di divulgare i dati statistici in suo possesso; come può stabilire con certezza che un paziente ”distrutto dalla chemio” e poi curato da lui non sia guarito, magari, anche grazie alla Chemio; perché non vuole che la sua terapia sia sottoposta, come ogni altra, a sperimentazione; e altre cose che Vespa, insolitamente severo, attribuiva alla vis polemica di Tirelli, ma a me parevano, semplicemente, le ovvie contestazioni che qualunque persona rispettosa della logica vorrebbe porre a Di Bella. Il quale, ad ogni buon conto, non ha risposto ad alcuna domanda. Ha borbottato che tutti sono cattivi e lui salva la gente, poi è partito per l’Argentina per incontrare dei canadesi (mah!). Tirelli, nel frattempo, si era rimboccato minacciosamente le maniche del camice. probabile che, finita la trasmissione, per sfogarsi abbia picchiato il cameraman».