Adriana Terzo, líUnit 21/01/1999, 21 gennaio 1999
Piero Chiambretti è tornato a Raitre «in un modo che ha spiazzato anche mia madre»: 180 short-movie da 40 secondi, realizzati con la collaborazione di Altan ed Enrico Ghezzi, in onda alle 20 e alle 20
Piero Chiambretti è tornato a Raitre «in un modo che ha spiazzato anche mia madre»: 180 short-movie da 40 secondi, realizzati con la collaborazione di Altan ed Enrico Ghezzi, in onda alle 20 e alle 20.50 fino a marzo, con l’obiettivo di ridare una vera identità alla terza rete televisiva pubblica. Chiambretti, non teme polemiche sull’uso un po’ scanzonato delle parolacce in prima serata? «Quando ho presentato il lavoro ai generalissimi del quinto piano, ho premesso che Altan ha anche un metalinguaggio scatologico. Tre sono le sue parole chiave: merda, stronzo e cazzo. Allora ho spiegato che la parola ”cazzo” l’avremmo fatta scivolare più avanti nella messa in onda; ”merda” e ”stronzo” sono due parole che sono su tutti i vocabolari». Nostalgia di Sanremo? «Sanremo sembra ormai la guida del telefono: sono partiti dalla A e sono arrivati alla acca di Hiroshima, aspettiamo che arrivino alla zeta di Zorro. Un consiglio ai colleghi di Sanremo: andate a prendere le ceneri di Mao Tze Tung, nelle scenografie di Nobili potrebbero dare un senso di vivacità».