Paolo Garimberti, il VenerdÏ di Repubblica 22/01/1999, 22 gennaio 1999
«Nella moda maschile del 2000 ci sono segni, non nuovi, di femminilizzazione. Che non sono le gag delle gonne, ma il crescere dell’opulenza dei materiali, la ricercatezza dei particolari, la morbidezza delle forme, la valorizzazione del corpo attraverso la leggerezza dei tessuti che si sollevano su muscoli giovani, toraci ampi, pance piatte, sederi all’insù [
«Nella moda maschile del 2000 ci sono segni, non nuovi, di femminilizzazione. Che non sono le gag delle gonne, ma il crescere dell’opulenza dei materiali, la ricercatezza dei particolari, la morbidezza delle forme, la valorizzazione del corpo attraverso la leggerezza dei tessuti che si sollevano su muscoli giovani, toraci ampi, pance piatte, sederi all’insù [...] L’industria della moda è penetrata subdolamente nei cuori degli uomini, procurandogli quella sofferenza, quel senso di inadeguatezza che da sempre ha umiliato le donne» (Natalia Aspesi).