Ranieri Polese, Corriere della Sera 21/01/1999, 21 gennaio 1999
Il cinema horror secondo Roger Corman, regista di film tratti da racconti di Edgar Allan Poe, tra cui La casa Usher (’60), Sepolto vivo (’61), Il pozzo e il pendolo (’62), : «C’è una tensione che cresce con un ritmo analogo a quello dell’atto sessuale
Il cinema horror secondo Roger Corman, regista di film tratti da racconti di Edgar Allan Poe, tra cui La casa Usher (’60), Sepolto vivo (’61), Il pozzo e il pendolo (’62), : «C’è una tensione che cresce con un ritmo analogo a quello dell’atto sessuale. E l’evento forte, scioccante, che alla fine scioglie la tensione, è l’equivalente dell’orgasmo». A proposito di La casa Usher (in Italia I vivi e i morti): «La casa può essere vista come il corpo di una donna, reso accessibile da porte, finestre, archi. Il corridoio oscuro potrebbe significare ad esempio, scendere nei recessi dei primi turbamenti sessuali di un ragazzino. Sono impulsi contraddittori: un’attrazione e un desiderio irresistibili nei confronti del sesso, e la paura dell’ignoto e dell’illecito. proprio l’ambivalenza a creare tensione».